La Protezione civile pronta a intervenire anche su mare e fiumi
Nave Ibis, dell’associazione onlus “Life on the sea” sarà a disposizione dei soccorritori in caso di emergenza. L’operatività via mare è una rarità nel panorama nazionale.
L’inserimento dell’ex traghetto, di proprietà dell’associazione “Life on the sea onlus” è stato presentato questa mattina al Porto Mirabello, dove l’unità è ormeggiata.
“Abbiamo una struttura ben organizzata, che da oggi potrà intervenire anche oltre i confini della terra ferma. Abbiamo molti volontari – ha spiegato l’assessore alla Protezione civile del Comune, Corrado Mori – e presto presenteremo il progetto di utilizzo dei fondi Por Fesr per la difesa dal dissesto idrogeologico, con la Protezione civile come uno dei pilastri principali. Potremo contare anche sull’ausilio di mezzi marittimi, come Ibis, che ha le caratteristiche giuste per effettuare interventi e salvataggio in mare e sui corsi d’acqua, grazie al suo gommone. Per esempio, se la Napoleonica dovesse rimanere interrotta per un qualsiasi motivo, e abbiamo bisogno di intervenire nei borghi della costa resi irraggiungibili via terra, Ibis potrà dimostrarsi molto preziosa, per portare viveri, soccorsi e qualunque altro genere di supporto”.
Una tipologia di intervento che il traghetto ha già messo in atto nell’autunno del 2011, quando le Cinque Terre vennero devastate dall’alluvione e la nave di Life on the sea andò in soccorso della popolazione di Vernazza.
“Abbiamo sempre puntato sul volontariato per essere vicini ai cittadini – ha spiegato Francesco Longardo, presidente di Life on the sea -. Ma siamo disponibili a fare qualcosa di più in caso di emergenza, in favore di tutta la costa, dal golfo alle Cinque Terre, sotto comando della capitaneria. Siamo nati per lavorare con i disabili, ma siamo pronti a dare una mano a tutti”.
“Accogliamo volentieri un altro mezzo a disposizione – hanno risposto Giampaolo Blasi, capo di stato maggiore del Dipartimento militare marittimo Nord, e il capitano di fregata della Capitaneria di porto, Giacomo Cirillo -. Esistono strutture nazionali a supporto delle popolazioni in difficoltà o in pericolo, ma i mezzi non bastano mai”.
Nell’ambito dell’utilizzo dei fondi comunitari, oltre agli interventi sui versanti e sui corsi d’acqua, l’amministrazione comunale ha predisposto un progetto specifico per la Protezione civile comunale, composto di formazione e arricchito con la collaborazione con la sede del Cnr di Perugia, che si occupa specificamente di dissesto idrogeologico. Inoltre sarà stilato un accordo con gli ordini professionali per cui gli specialisti del settore fungeranno da sentinelle sul territorio.
“Stiamo perseguendo una logica di estensione delle collaborazioni – ha aggiunto l’ingegner Gianluca Rinaldi, dirigente del servizio di Protezione civile -, oltre a quella dell’ampliamento del numero di volontari. Venerdì scorso, giornata di allerta rossa, abbiamo avuto fino a 50 unità disponibili per ogni tipologia di intervento”.